Stanchezza del suolo, cause e rimedi. Oggi parliamo di Rycyneem
La stanchezza dei suoli
Il problema del reimpianto e del declino produttivo (“stanchezza”) dei suoli sta diventando sempre più grave nelle aree frutticole e orticole specializzate. Esso è strettamente legato al generale declino della fertilità dei suoli, all’utilizzo di un limitato numero di colture elettive, ad eccessive concimazioni minerali, all' utilizzo di metodi chimici per la disinfezione del suolo, ad eccessive lavorazioni, scarso apporto di sostanza organica e riduzione della complessità microbica del suolo.
La cosiddetta malattia di reimpianto (plant vigour mediated disease) è legata alla correlazione di due principali fattori:
1) la scarsità della componente biotica nel suolo (rappresentata dalle comunità microbiche responsabili dei processi funzionali dei suoli);
2) il declino dei parametri fisici, chimici e biologici del suolo dipendenti dall’alterato ciclo della sostanza organica (struttura del terreno, disponibilità di elementi nutritivi, contenuto di biomassa, humus e processo di umificazione, presenza di sostanze fitotossiche, metalli pesanti e altro).
In passato l’uso del bromuro di metile assicurava a bassi costi ottimi risultati ma, in attuazione del protocollo di Montreal, la Comunità Europea ha proibito il suo utilizzo essendo sostanza dannosa per la fascia d’ozono. Ciò ha fatto crescere l'interesse nei confronti di possibili tecniche alternative alla fumigazione; tra queste: mezzi fisici (solarizzazione, vapore), mezzi agronomici (innesto erbaceo, rotazioni), mezzi biologici (impiego di specie antagoniste).
La solarizzazione
Una tecnica oggi diffusa e molto efficace è la solarizzazione che sfrutta, per la disinfezione, il calore dell’irraggiamento solare su terreno coperto da film plastico, l’interramento di materiale organico spesso può garantire una maggiore efficacia grazie all’azione benefica che svolgono le sostanze volatili prodotte dalla sua decomposizione. La copertura va effettuata con film caratterizzati da elevato rendimento termico che permettono il raggiungimento di temperature elevate, per lunghi periodi di tempo.
La solarizzazione non può essere considerata alla stregua di un mero trattamento chimico e quindi va effettuata in sinergia con altre buone pratiche agricole, tra le quali è da considerare fondamentale l'apporto di sostanza organica. Il terreno è infatti un ecosistema vivente e un ruolo centrale nel mantenimento degli equilibri tra le componenti biotiche è svolto dall'humus.
La proposta di Agriges: RYCYNEEM
RYCYNEEM è un concime di fondo rivitalizzante per suoli stanchi e depauperati, da applicare al suolo prima della solarizzazione, studiato appositamente per incrementare la loro fertilità a lungo termine. È un prodotto a base di pregiata sostanza organica altamente umificata di origine vegetale ed animale, attivato dai ceppi batterici del consorzio MICROZYMTRIO, sono loro a garantire l’elevata e costante efficacia di RYCYNEEM contro la stanchezza del suolo.
RYCYNEEM ravviva il suolo, riequilibra la sua componente microbica e nutre con armonia la pianta.
Agriges consiglia la sua applicazione prima della solarizzazione per massimizzarne l'efficacia e migliorare la vivibilità del suolo.
Rispetto agli anni passati il prodotto è stato migliorato con l'aggiunta di zolfo micronizzato, tale elemento incrementa l'efficacia del prodotto nel miglioramento delle caratteristiche del suolo, in particolare riequilibrando il pH dei suoli alcalini e desalinizzando i suoli sodici. Inoltre, lo zolfo micronizzato a pronta azione, favorisce l'assorbimento di altri elementi nutritivi presenti nel suolo, in particolare ferro e calcio ed ha una azione nutritiva diretta sulla pianta migliorando qualità e durabilità dei raccolti.
La sostanza organica altamente umificata
Il prodotto è in grado di fornire nutrienti immediatamente disponibili per la pianta e nutrienti a lento rilascio, ciò avviene grazie all’equilibrio tra componente vegetale ed animale in esso presente. Il prodotto è ricco di complessi proteici a mineralizzazione variabile, esso cede in maniera graduale azoto, fosforo, potassio, micro e meso elementi quali calcio e zolfo; in particolare l’elevato titolo in azoto organico garantisce una cessione di azoto alla pianta elevata e costante.
L’alto tenore in sostanza organica ad elevato tasso di umificazione, stabile e con un ottimale rapporto C/N, nutre la popolazione microbica utile del suolo, fa da spugna per acqua e nutrienti che libera in maniera graduale ed in linea con le specifiche esigenze della pianta, incrementando in maniera durevole la fertilità del suolo.
I panelli vegetali
Nel prodotto sono presenti:
- panelli vegetali di Brassicaceae, da sempre utilizzate nel sovescio per arricchire la riserva organica del suolo e ridurre i fenomeni di stanchezza. La mineralizzazione dei panelli di Barssicaceae, contenenti importanti composti organici, libera un’elevata concentrazione di molecole che diffondendosi in tutto il volume del suolo ne migliorano la vivibilità per la pianta.
- Panelli vegetali di senape, rafano, ricino.
Il consorzio microbico MICROZYMTRIO
Il consorzio microbico di MICROZYMTRIO è costituito da microorganismi tutti termoresistenti: Thermoactinomyces spp., Streptomyces spp. e Bacillus spp., questo consente di evitare i fenomeni di “vuoto biologico” che occorrono a seguito della solarizzazione, garantendo un ambiente tellurico ricco di microorganismi utili.
- La tecnologia MICROZYMTRIO isola direttamente i microorganismi a partire dai panelli vegetali che compongono il prodotto, garantendo massima capacità di mineralizzazione della componente vegetale ed elevata efficacia d’azione.
- La mineralizzazione dei panelli vegetali, contenenti importanti composti organici, libera un’elevata concentrazione di molecole volatili che diffondendosi in tutto il volume del suolo ne migliorano la vivibilità per la pianta.
- I microorganismi di MICROZYMTRIO, a livello radicale, si comportano come Plant Growth Promoting Rhizobacteria (PGPR) svolgendo un’azione diretta di promozione dello sviluppo della pianta e delle sue capacità endogene di difesa da eventuali attacchi patogeni.
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