Stress combinati: un problema per la moderna agricoltura

Stress combinati: un problema per la moderna agricoltura

Press Agriges

Il cambiamento climatico è una drammatica realtà del nostro presente e lo sarà ancora di più per il futuro. Il settore primario ha un ruolo fondamentale nell’affrontarlo, sia mitigandolo che adattandosi; solo così potrà soddisfare i fabbisogni alimentari della popolazione e sostenere un reddito agricolo adeguato nel lungo termine.

Secondo l’Ipcc (organismo internazionale di valutazione dei cambiamenti climatici), l’ormai inevitabile innalzamento della temperatura media globale di 1,5 °C causerà un consistente aumento di intensità e frequenza di eventi climatici estremi, con un conseguente forte impatto negativo sulle risorse naturali, sul funzionamento degli ecosistemi, sulla biodiversità, sulla sicurezza alimentare e sulla salute umana. Inoltre, il maggiore incremento delle temperature medie e degli eventi estremi avverrà proprio in Europa centrale e meridionale e nelle zone Mediterranee.

Tutto ciò cambierà profondamente il sistema agricolo internazionale ed è perciò importante essere preparati ad affrontare le nuove sfide che saranno poste a tutti i suoi principali attori.

 

 

Cosa sono gli stress combinati

I cosiddetti “stress combinati” in agricoltura sono situazioni in cui due o più condizioni stressanti alterano i processi fisiologici delle piante danneggiandone qualità e quantità delle produzioni.

Negli ultimi anni la combinazione di elevate temperature e grave siccità (non solo nella stagione estiva) è quella che ha causato le principali problematiche in agricoltura.

L’estate del 2022 è stata contraddistinta da temperature molto elevate già dalla metà di maggio, quindi assai precocemente rispetto ad un andamento stagionale normale. Per quanto riguarda il problema della siccità la situazione è quella di un Paese in grave difficoltà idrica, per il nord Italia l’estate 2023 potrebbe essere ancora peggiore rispetto a quella del 2022.

Quando le temperature sono molto alte, in coincidenza di penuria di acqua nel suolo, gli stomi si chiudono per un numero maggiore di ore, tentando di minimizzare la disidratazione dei tessuti vegetali. In tal modo, però, tutti i processi metabolici della pianta rallentano, incluso l’assorbimento dei nutrienti dal suolo e la fotosintesi. Se tali condizioni perdurano, le piante iniziano a mostrare segni visibili di appassimento che possono degenerare fino a parziali o completi disseccamenti. Ciò perché le radici non sono più in grado di assorbire la poca acqua ancora presente nel suolo.

Oggi è importante sviluppare strategie efficaci per affrontare e mitigare tali problematiche.

 

Betaine: alleati contro gli stress

Esistono delle molecole che riescono a ridurre e prevenire i danni causati dagli stress ambientali, le betaine. Infatti, questi osmoliti soluto-compatibili, si accumulano negli organi in accrescimento durante i periodi di stress ed evitano, quindi, il loro danneggiamento o il rallentamento del loro sviluppo.

Le betaine, infatti, sono osmoliti citoplasmatici che proteggono la cellula contro stress osmotici, di siccità, alte temperature e salinità. Rispetto ad altri tipi di osmoliti, le betaine non disturbano le normali attività cellulari, consentendo alla pianta di fotosintetizzare e proteggendo la cellula dagli effetti della siccità. Inoltre, le betaine hanno importanti effetti anche sulla clorofilla rallentandone la degradazione.

Cynoyl Z Special è un prodotto a base di estratti vegetali ed estratti algali particolarmente ricco di betaine. Il formulato è frutto di anni di ricerca e sperimentazione da parte del dipartimento Ricerca e Sviluppo dell’azienda Agriges. Sperimentazioni in campo hanno dimostrato l’efficacia di Cynoyl Z Special nel superamento degli stress termici da parte delle colture.

Il prodotto Cynoyl Z Special è stato testato in numerose sperimentazioni di campo per verificarne l’efficacia del formulato in caso di stress combinati. Cynoyl Z Special, come ogni prodotto Agriges, nasce nel rigore dell’indagine scientifica, nel rispetto dell’ambiente e dell’operatore ed è la risposta pratica a specifiche problematiche di campo.

 

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